Il testo
Prima che tutto fosse, prima che la formula apparisse, ogni albero stava stretto dentro al seme, ogni volto, ogni timbro di voce, nascosto nel grigio delle pietre.
E poi, fu tutto.
I colori presero il sopravvento, sognando si fece il mare, e cantando, d’un tratto - il cielo. La terra emerse, il buio s’arrese alla luce e all’azzurro del mare, dalla nebbia s’alzarono colline. E poi la Luna, i sonagli del serpente, Venere e il colore del grano.
Blu era il colore dei nostri sogni. Nudi e liberi sotto la luna, sorpresi dal sole che nasce vivevamo di stelle e respiri.
L’invisibile si può osservare.
Il testo
Qui e ora,
Prima del Mare e del Cielo,
Siamo.
Siamo qui per l’amore,
per scorgere ciò
che non potevamo vedere,
per ascoltare ciò
che non potevamo sentire.
Più vasti
dell’angusto confine del corpo,
più vasti
dell’illusione che trama la mente.
Così liberati dal peso,
una nuova storia emerge:
siamo corpi cosmici
che finalmente ricordano.
Sussurri tra le pieghe del tempo,
stelle e destini intrecciati.
Le anime di rive assenti
ci diranno -
vi siete sequestrati
dalla realtà effettiva.
Ma noi,
noi vediamo più di prima.





